Al Forum Risk Management di Firenze lo studio sugli effetti del parto condotto dal Gruppo Policlinico Abano

Lo studio sugli effetti del parto, dopo il riconoscimento da parte della Regione Toscana, verrà illustrato nell’ambito dell’undicesima edizione del Forum Risk Management.

Il campionamento su 120 partorienti è stato seguito dal dottor Gianluca Straface tra il settembre 2015 ed il febbraio 2016, favorendo così la scelta dell’allattamento al seno.

Che lo studio sugli effetti del parto, realizzato presso le strutture sanitarie del Gruppo Policlinico Abano ed affidato al dottor Gianluca Straface, rappresentasse un unicum nel panorama nazionale e internazionale lo si era capito fin da subito, tanto che esso si è classificato tra i primi tre progetti di ricerca al “Quality&Safety Day 2016”, promosso dalla Regione Toscana “come esempio di qualità e sicurezza nelle cure sanitarie”. A distanza di pochissime settimane dal conferimento di quel premio una nuova attestazione sulla validità del percorso seguito si prefigura adesso all’orizzonte. Lo stesso dottor Straface ed il team che ha collaborato all’analisi dei dati saranno ospiti all’undicesima edizione del “Forum Risk Management”, che avrà luogo a Firenze, nella cornice della Fortezza Da Basso, dal 29 novembre al 2 dicembre. Un merito che va condiviso anche con il dottor Vincenzo Zanardo, primario del reparto di neonatologia, e con le ostetriche che svolgono un delicatissimo ruolo di assistenza.

Il Forum è un momento formativo e di confronto, programmato direttamente dal Ministero della Sanità, con un calendario di lavoro ampio e qualificato. Logica dunque la soddisfazione da parte del gruppo di lavoro aponense che ha portato a compimento un monitoraggio quanto mai esauriente su uno dei dubbi che accomuna molte donne: parto naturale o cesareo? Nello specifico l’oggetto dello studio ha riguardato il rapporto che lega lo stress e il dolore al momento della venuta al mondo. In questo particolare processo decisionale ogni donna è portata a seguire da un lato il consiglio del medico, dall’altro la propria indole e inclinazione. Fino a questo momento, nonostante una copiosa letteratura medica sull’argomento, non esistevano parametri su cui avviare un ragionamento ad ampio spettro, ma ora questa lacuna è stata finalmente colmata, integrando il parere, ma anche i dati scientifici, di circa centoventi partorienti.

I livelli di stress percepiti dalle donne sono significativamente più alti in coloro che hanno partorito per via vaginale rispetto a quelle che hanno scelto il taglio cesareo. Per contro il dolore è maggiore nelle madri che hanno affrontato un parto cesareo rispetto a quelle che hanno partorito per via vaginale. Le centoventi madri sono state ascoltate in fase di dimissioni a seguito del ricovero, a trentasei ore dal parto e poi a distanza di sessanta ore. Altri rilevamenti sono stati eseguiti ad intervalli regolari, con l’intento di avere un quadro proiettato nel tempo. Tutte le donne coinvolte hanno portato a conclusione una gravidanza singola e hanno espresso l’intenzione di allattare i loro bambini.

“I risultati ottenuti – ha rimarcato lo stesso Straface – consentiranno di procedere a dimissioni sempre più personalizzate, rivolgendo maggiore attenzione al benessere psicofisico a favore di un’ottimale prevalenza di successo di allattamento al seno: è questo un dato mai rilevato prima in letteratura scientifica”.

Lo studio, eseguito tra il settembre del 2015 e il febbraio del 2016, è stato condotto, oltre che dallo stesso Straface, da Lara Giliberti, Francesca Volpe, Barbara Benevento, Carlotta Bucci e Vincenzo Zanardo.