Milano 30 ottobre 2017 – Coccolati da centinaia di libri, dal sorriso contagioso di Cristina e dallo sfondo lilla delle pareti tappezzate di fotografie nella piccola libreria di Via Sannio 18, la serata di ieri ha inaugurato la nuova serie di incontri del gruppo di lettura con un ospite eccezionale, lo scrittore Domenico Dara, reduce dal successo del “Premio Stresa 2017” per la narrativa contemporanea ed in nomination per il “Premio Sila ’49” con i suoi “Appunti di meccanica celeste”.
Ha avuto luogo a Milano, esattamente presso la Libreria “Scatola Lilla” di Cristina Di Canio l’incontro con lo scrittore Domenico Dara, organizzato dal Circolo di lettura “Walter Mauro” a cura della Giulio Perrone Editore, un esperimento culturale che già ha riscosso tanto successo a Roma.
Ad intervenire nella serata di sabato 28 ottobre, nella prima di una lunga serie di incontri che vedranno protagonista la libreria milanese è stato lo scrittore Domenico Dara, classe 1971, calabrese di nascita e lombardo di adozione, il quale dopo aver trascorso l’infanzia e l’adolescenza a Girifalco, in Calabria, ha studiato a Pisa, laureandosi con una tesi sulla poesia di Cesare Pavese.
Con il suo libro d’esordio “Breve trattato sulle coincidenze” ha narrato la storia di un postino di Girifalco con la passione per le lettere d’amore, un libro che ha raccolto l’apprezzamento dei lettori e il favore della critica. Per la sua opera prima, già finalista al Premio Calvino, ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Palmi, il Premio Viadana, il Premio Corrado Alvaro e il Premio Città di Como.
Attualmente Domenico Dara è sulla cresta dell’onda con il romanzo “Appunti di meccanica celeste”, un’opera che ha già fatto incetta di premi: vincitrice del Premio Stresa 2017, libro del mese Fahrenheit (Radio tre) ed attualmente nella cinquina dei finalisti al Premio Sila ’49 ed è alla sua seconda edizione in meno di 15 giorni.
Appunti di meccanica celeste piace perché è un romanzo da leggere tutto d’un fiato, in cui diverse storie si susseguono per raccontare un mix di destini sovvertiti e miracoli terreni, che trasformano nuovamente il paese di Girifalco in una fiaba letteraria che invita a guardare la realtà oltre le comuni apparenze.
Ed al di la delle comuni apparenze lo scrittore Domenico Dara, con la pacatezza che lo contraddistingue, racconta del suo ultimo romanzo fuori dal tempo, ma al contempo vincolato dal tempo, o meglio dalle ore passate ad far quadrare su foglio tutti i personaggi che inventa la sua mente, aiutato da colori e da un foglio excel con cui bilancia la sua ossessione per i numeri, ed in particolare il sette, lo stesso numero dei personaggi raccontati nel suo ultimo romanzo.
Domenico Dara svela che a Girifalco, in Calabria, è esistito il più grande Ospedale Psichiatrico del meridione e questa struttura, giocoforza, ha influito sulla quotidianità del piccolo borgo in provincia di Catanzaro, e si è riversata inevitabilmente nei suoi romanzi, scritti in un sapiente intreccio tra italiano, dialetto, e… scienza applicata.
Ecco cosa ci racconta l’abstract del romanzo: “Sono passati gli anni, e a Girifalco le vite seguitano a orbitare come corpi celesti, traiettorie che s’intersecano e si allontanano rispondendo alle misteriose leggi dell’universo. Tutte le vite tranne alcune, a cui un fato beffardo sembra aver sottratto il movimento e le illusioni.
Lulù il pazzo vaga per il paese suonando le foglie, in attesa che màmmasa ritorni per ascoltare il suo valzer. Archidemu Crisippu coltiva l’indifferenza verso il mondo, che a don Venanzio, invece, interessa soltanto coltivare il piacere dei sensi. Cuncettina ‘a sìcca sospira al figlio mai nato, mentre Angeliaddu desidera il padre che non ha mai avuto. E non c’è giorno che Mararosa non maledica Rorò, per averle rubato l’amore della vita.
La mattina dopo san Lorenzo, notte delle stelle, arriva a Girifalco un circo. Non è di quelli che si fermano di tanto in tanto; è una carovana avvolta da un’aura incantata, un corteo sfavillante di elefanti e domatori, trapezisti, lanciatori di coltelli e illusionisti. La novità scuote la gente ed eccita gli animi, e cambierà per sempre le sorti dei sette protagonisti del romanzo”.
Articolo di Settimio Martire