Si è svolto sabato 9 luglio presso la sala congressi del VAB – Villaggio Albergo Belmonte, il convegno “Paesaggi Costieri in via di una pericolosa trasformazione”, al fine di parlare di difesa di terre di mare, fiumi e centri storici del territorio.
L’incontro di sabato è stato l’ultimo di un ciclo di seminari sulla valorizzazione del litorale tirrenico, realizzati col patrocinio dell’Ordine degli Ingegneri di Cosenza, l’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali, e Collegio dei Geometri, iniziato ad aprile con il convegno sull’erosione costiera, proseguito con quello a maggio sulla conoscenza e lo sviluppo sostenibile dei centri storici, prima di arrivare al mese di giugno con l’incontro sulla sicurezza strutturale ed idraulica di nuclei storici e “marine”.
I convegni sono stati organizzati all’interno del progetto di rigenerazione urbana e sociale Belmonte in Rete, in accordo con l’associazione Barrueco e il CePSU_CS (Centro Provinciale Studi Urbanistici di Cosenza), che hanno contribuito alla raccolta di materiale utile ai fini della ricerca sugli argomenti trattati.
L’ultimo incontro, valido per Crediti formativi Professionali, è stato principalmente un sunto dei precedenti convegni e degli interventi che alcuni associati al Cepsu hanno esposto, durante il quale è stato illustrato uno studio sulla marina e una nuova accessibilità sostenibile.
Rosario Chimirri – DINCI dell’Università della Calabria- ha parlato di territorio e di chiavi di lettura del centro storico, introducendo lo studio dell’associazione Barrueco su i cambiamenti di quest’ultimo, e un’idea progetto per convertire un edificio da residenziale a usi sociali. Edificio che sarà aperto alla collettività e alla cultura sotto forma di contenitore salubre per le opere d’arti belmontesi, attribuendo così alla costruzione un ruolo tutt’altro che di natura personale.
Un altro dei temi trattati è stata la diagnosi degli strati di un elemento, per contestualizzarlo e fare una giusta diagnosi per un corretto intervento di ristrutturazione attraverso l’archeometria, un potente strumento per lo studio e la valorizzazione dei Beni Culturali, di cui ha parlato Domenico Miriello, del dipartimento di Biologia Ecologia e Scienze della Terra (DIBEST).
Altro interessante intervento è stato quello sulla tela dell’Annunciazione di Belmonte e delle particolarità che la costituiscono, argomento affrontato da Melissa Acquesta, storico dell’arte, intervenuta su opere musealizzate e territori di riferimento.
Dell’importanza del restauro e della conservazione delle opere d’arte nel loro luogo d’origine, ha parlato invece Giorgio Ceraudo, soprintendente ai Beni Culturali della Calabria dal 1995 al 2000.
Mentre a fare le conclusioni della giornata è stato l’ingegner Massimo Cristiano, che ha discusso di territorio ed urbanistica e di suolo, portando alla sala i saluti di Franco Rossi, assessore alla Pianificazione territoriale ed urbanistica della Regione Calabria.
Un percorso completo tramite l’esplorazione delle diverse zone presenti nella comunità, che ha permesso di proporre varie alternative e nuovi idee e progetti, utili alla valorizzazione e alla difesa del territorio.