Campora- Scuola secondaria premiata a Catanzaro per il progetto Ciak3

Sono stati premiati qualche giorno fa a Catanzaro gli alunni della scuola secondaria di Campora San Giovanni, protagonisti del progetto “Ciak 3: un processo simulato per evitare un vero processo”, che li aveva visti nello scorso febbraio interpretare i ruoli di giudice, pubblico ministero, cancelliere, vittima e accusati, presso il tribunale di Paola. Scopo del progetto, promosso dall’USR e dalle Autorità giudiziarie minorili del tribunale di Catanzaro, è quello di prevenire reati che fra i minori sono sempre più frequenti, attraverso la simulazione di un vero processo, facendo immedesimare gli studenti in personaggi e situazioni che capitano quotidianamente.

Affrontando il tema del cyberbullismo i giovani, già a Paola, avevano positivamente colpito Luciano Trovato, presidente del tribunale per i minorenni di Catanzaro, tra gli ideatori del progetto insieme al direttore dell’ufficio scolastico regionale Diego Bouché, e il professore Antonio Di Giorgio. Accompagnati dalla dirigente Caterina Policicchio, dalla referente del progetto Concetta Mileti, dagli altri docenti coinvolti Monica Bennardo e Nadia Furgiuele, e dai genitori, gli studenti Manuela Suriano, Anna Mendicino, Isabella Mariano, Bruno Benito, Mattia Brusco e Umberto De luca, sono stati premiati individualmente per il loro impegno e l’interpretazione, lo scorso 6 giugno presso la sala del seminario regionale teologico san Pio X, a Catanzaro.

La giuria, nel premiare i ragazzi, ha tenuto conto non solo della qualità tecnico professionale dell’esecuzione, ma soprattutto della partecipazione sincera degli studenti, che hanno compreso e rappresentato ottimamente i principi di legalità che il progetto si era prefissato di mettere in risalto. Ad arricchire la già piena giornata, gli interventi di Trovato, Bouché e del giudice Luigi Fadiga, già presidente del tribunale per i minori di Roma e Bologna e garante per l’infanzia e l’adolescenza della regione Emilia Romagna, che ha omaggiato i vincitori con un libro. Soddisfatte la dirigente Policicchio e la referente del progetto Mileti, emozionate per il risultato raggiunto, che ha soddisfatto in tutto e per tutto la mission del progetto alla legalità.