
Con mozione del 18 gennaio 2019 il Comitato dei Delegati della Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense ha preso posizione sulla misura del “saldo e stralcio” adottata con l’art. 1 comma 185 e seguenti della legge n. 145 del 2018, precisando che il predetto provvedimento, che prevede l’estinzione dei debiti iscritti a ruolo per omesso versamento dei contributi da parte degli iscritti alle Casse Previdenziali Professionali, rappresenta una indebita e grave ingerenza nell’autonomia normativa e gestionale delle Casse, riconosciuta loro dal D. Lgs. 509/94 e ribadita, da ultimo, dalla sentenza n. 7/2017 della Corte Costituzionale.
Secondo i delegati, la misura creerebbe un’ingiusta ed ingiustificata disparità di trattamento non soltanto tra gli iscritti, ma anche tra le diverse Casse Previdenziali.
Gli esponenti di Cassa Forense hanno inoltre precisato che il provvedimento è stato adottato senza alcuna preventiva consultazione e pertanto, hanno invitato il Governo ed il Parlamento ad un riesame nel merito della normativa introdotta, riservandosi di tutelare gli interessi dell’Ente in ogni sede.
La mozione è stata approvata all’unanimità anche in ragione dei potenziali effetti negativi della misura sulla sostenibilità finanziaria dell’Ente.