Il commissario straordinario del comune di Amantea, dottoressa Aurora Colosimo, in un’aula consiliare piena e partecipata come non si vedeva da tempo, ha ricostruito l’iter che ha condotto allo sgombero della “Goffredo Mameli”. L’ordinanza in questione è stata emessa a causa delle gravi lacune strutturali evidenziate in sede di studio e monitoraggio dai tecnici dell’azienda “Ecoingegneria”, chiamata dall’ente municipale nello scorso mese di ottobre per un controllo del fabbricato.
A restituire l’idea del pericolo che in questi anni gli studenti e gli operatori della scuola hanno corso inconsciamente ci ha pensato l’ingegnere Vincenzo Schirizzi. «A seguito di alcuni campionamenti – ha rimarcato l’esperto – ci siamo trovati di fronte a delle carote di cemento rotte che non possono essere neanche classificate in una scala di resistenza. Il materiale utilizzato per la costruzione dell’edificio è scadente, così come si evince da 118 sondaggi sui 120 effettuati. Fanno eccezione la palestra e l’auditorium che hanno superato i test».
«Questo – spiega la dottoressa Colosimo – è lo scenario che abbiamo dovuto affrontare insieme alla dirigenza scolastica. Non possiamo prevedere se e quando un terremoto possa mostrare i propri effetti disastrosi, per questo motivo abbiamo provveduto allo sgombero della scuola, chiedendo ai dipartimenti universitari ulteriori verifiche strutturali. E di concerto con la preside Antonella Bozzo ci siamo immediatamente adoperate per individuare una soluzione alternativa per garantire il diritto allo studio. Il Campus “Francesco Tonnara”, oltre ad essere a norma, ha la capienza necessaria ad ospitare i 305 alunni che potranno così completare il proprio percorso di apprendimento con tranquillità e sicurezza Se non ci saranno ulteriori intoppi la didattica riprenderà lunedì 13 marzo. Cercheremo ora di intercettare i finanziamenti regionali derivanti da un bando in scadenza il prossimo 30 marzo finalizzato all’edilizia scolastica. Gli uffici comunali sono concentrati su questo obiettivo».
«Quella di oggi – afferma la preside Antonella Bozzo – è un’assemblea che non avremmo voluto mai tenere. Ma non possiamo nascondere il capo sotto la sabbia. Ci siamo occupati di porre rimedio ad un pericolo incombente e in pochissimo tempo abbiamo individuato le soluzioni alternative che consentiranno ai ragazzi di vivere serenamente il loro percorso scolastico. Il disagio rimane, ma se impariamo a parlare con i nostri figli saranno loro i primi a supportarci in questa vicenda. Facciamo comprendere agli alunni quanto sia importante il supporto che potranno darsi l’uno con l’altro, riscoprendo il senso della normalità».
«Siamo pronti – dichiara Luciano Greco, dirigente dell’Ufficio scolastico regionale – a fare la nostra parte. Cerchiamo dunque di superare lo sgomento iniziale per dare forma e sostanza ad un percorso che consentirà alla scuola media di Amantea di tornare ad essere più bella di prima, contribuendo così al rafforzamento dell’identità territoriale della stessa comunità».