Roma, la città eterna ha accolto i vincitori della GDD FASHION WEEK 2018 in una cerimonia raffinata ed elegante dove l’arte sartoriale ha conquistato i numeroso pubblico presente. Una serata magica che ha avuto luogo nella suggestiva cornice della nuova sede RUFA del Pastificio Cecere, nel cuore del quartiere San Lorenzo.
Ad aprire l’evento che ha decretato la consegna ufficiale dei premi, le creazioni di Rò Skinkwear: abiti e trasparenze dipinte che hanno declinato ricerca ed estetica all’unisono. A fare gli onori di casa, il direttore della Rome University of Fine Arts, Fabio Mongelli, che ha evidenziato come nella moda vadano a concatenarsi molte delle discipline RUFA: dalla fotografia al cinema, dalle arti visive classiche a quelle più contemporanee. «RUFA – ha affermato lo stesso Mongelli – segue da un triennio l’evoluzione della GDD FASHION WEEK che, tra le altre cose, ha il merito di valorizzare il know how fornito dagli studenti che prendono parte al progetto».
A conferire le borse di studio da 500 euro agli allievi Cristina Cannistraci, Daniele Cimaglia, Andrea Santini, Matthieu Silvani, Naomi Kikuchi, la co-direttrice artistica Viviana Lorelli che, da laureata dell’Accademia, conosce perfettamente le aspettative ed i sogni di questi ragazzi. «Sono stati – ha affermato la Lorelli – tutti straordinari. Il frutto di questo lavoro lo vedremo da qui in avanti: i video e le foto realizzati saranno pubblicati nelle prossime settimane, sostenendo il nuovo bando che verrà presentato ufficialmente il 3 dicembre. E le novità non saranno di certo poche. Posso già annunciare che con il presidente di giuria, il maestro – stilista Graziano Amadori, abbiamo generato un calendario di nove eventi collegati tra loro, di cui quattro previsti su Roma, per consentire alla GDD FASHION WEEK di innalzare la vocazione internazionale che è già insita nel suo codice genetico».
Spazio poi ai defilè di Eletta Palestini e Tiziana Pansino, special guest dell’evento, che hanno reso ancora più affascinanti le modelle: Fabiola Redavide, Jessica Veltri, Maria Giovanna Perricone, Melanie Bonafede, Chiara Vangarelli e Sara Spanò, truccate ed acconciate da Valentina Michele e Stella Bignoli. Le due stiliste hanno presentato in anteprima un estratto delle nuove collezioni, anticipando così gusti e tendenze. Ed infine, e non poteva che essere così, onore ai vincitori: Francesco Lorenti e Ina Bordonaro, tra stile e sperimentazione, tra studio dei materiali e capacità ideative, tra disegni e realizzazione. Un inno al made in Italy e all’artigianalità che fa ben sperare per l’intero comparto moda nazionale.
A premiare Ina Bordonaro, il dirigente di Banca Mediolanum Francesco Currò. L’istituto bancario è partner ufficiale del contest da ormai cinque anni e crede fortemente nelle nuove generazioni e nel talento, ma soprattutto nei ponti che bisogna costruire per dare opportunità di crescita reale per chi investe su se stesso.
Francesco Lorenti, invece, è stato premiato da una delegazione del comune di Lago (Cs), composta dal vice sindaco Ilaria De Pascale e dall’assessore Annalisa Iuliano. Il centro collinare ha ospitato per la prima volta una delle serate della kermesse, inaugurando una scalinata che ha letteralmente fatto innamorare stilisti, modelle ed addetti ai lavori.
Per la Bordonaro e Lorenti, unitamente alla designer Rossella Isoldi, si aprono le porte del magazine “La Mia Boutique”, con tre diversi speciali corredati da altrettanti servizi fotografici. Una collaborazione, come sottolineato dalla giornalista Daria Manzolini, “destinata a continuare, per impegno e risultati”.
Prima di concludere la cerimonia con un brindisi di millesimato firmato iGreco, il direttore artistico della kermesse Ernesto Pastore ha affermato “E adesso pensiamo al futuro che sarà certamente complesso, ma allo stesso tempo avvincente” anticipando un nuovo inizio per un gruppo di lavoro che non vuole fermarsi e che ha voglia di crescere ed è al lavoro per la nuova edizione di cui tutte le informazioni sono consultabili sul sito: www.gddfashionweek.it.
Articolo di Settimio Martire