Il Sindaco di Fiumefreddo Bruzio Dott. Vincenzo Gaudio Calderazzo non ha dubbi, il depuratore consortile condiviso con il comune di Longobardi è attualmente uno dei migliori in Calabria, e questo è un primato che durerà almeno per i prossimi anni.
A confermare queste parole, carte alla mano, è il progetto di riqualificazione dell’impianto di depurazione avviato qualche tempo fa e terminato con un collaudo sul campo nel periodo di massima affluenza estiva.
“In qualità di Sindaco del Comune di Fiumefreddo Bruzio (CS) sono fiero del lavoro svolto, dell’impegno profuso dai dipendenti dell’ente comunale e degli amministratori che si sono adoperati nella difficile programmazione dell’iter burocratico, dell’azienda che gestisce l’impianto, ma soprattutto della qualità delle acque che si ottiene a fine trattamento.” – afferma in una nota il primo cittadino del comune tirrenico – “La messa a punto del sistema di depurazione è stata ardua e complessa. Mi sono adoperato in prima persona per circa diciotto mesi per raggiungere un risultato che all’inizio di questa intricata vicenda sembrava pura utopia. Grazie alle relazioni tecniche prodotte e allo studio certosino compiuto ci siamo resi immediatamente conto della fragilità di un impianto che non poteva rispondere alle esigenze di un comune turistico quale Fiumefreddo deve aspirare ad essere”.
Tra le problematiche che insistevano sull’impianto infatti vi era il sottodimensionamento delle unità nel passaggio tra inverno ed estate e la limitata capacità di ossigenazione dei liquami.
“Su entrambi i punti abbiamo utilizzato al meglio un finanziamento della Regione Calabria che ci ha consentito di ammodernare il sito rendendolo fruibile fino ad oltre 25 mila utenti” – continua nella nota Gaudio – “La realtà urbana, rappresentata da Longobardi e Fiumefreddo Bruzio, anche nella settimana di ferragosto in altissima stagione, resta ben al di sotto di tale limite. Gli interventi compiuti dall’impresa Consam e dall’ingegnere Salvatore Fidotti hanno permesso di incrementare la capacità di ossigenazione, e di conseguenza di pulizia dei liquami, da 25 ad 87 chilogrammi/ora.
Il depuratore, che aveva problemi strutturali, inoltre, è stato dotato di un flottatore che interrompe all’istante lo scarico delle acque in caso di emergenza o di malfunzionamento del sistema, evitando così ogni possibile contatto tra il mare ed i residui fognari. E l’acqua che inviamo verso il mare è praticamente pura.
Adesso possiamo cominciare a declinare termini che fino a questo momento non potevamo nemmeno pronunciare: turismo, sostenibilità ambientale, sviluppo armonico del territorio. Con la messa in opera a pieno regime del depuratore abbiamo posto le basi per un futuro che sarà certamente più roseo e salubre. Se ne accorgeranno coloro che hanno scelto le nostre coste ed il nostro mare per trascorrere qualche giorno di relax e di pace.
Nel nostro piccolo abbiamo dato un grande esempio. Non dimentichiamo, infatti, che ciò che si trova a terra prima o poi raggiunge il mare, ecco perché dobbiamo sempre mantenere alta l’attenzione, nella consapevolezza che il luogo in cui viviamo è il bene che dobbiamo difendere nell’interesse esclusivo della collettività”.