Energia eolica: dalla fine dell’incentivo alle nuove sfide del prossimo futuro

Fare agire in maniera sinergica le due componenti principali del Sistema Italia: famiglie ed imprese, creando i presupposti per generare risparmio e sviluppo. Gli studi di settore lo confermano: nel prossimo futuro il benessere albergherà in quelle comunità che non solo riusciranno a soddisfare il proprio fabbisogno energetico, ma che saranno in grado di andare oltre, contribuendo anche ad alimentare le singole reti nazionali. Un obiettivo di lungo termine, ma che inevitabilmente si riflette già oggi sulla quotidianità. È in costante aumento, infatti, il numero degli utenti che, desiderosi di informazioni, cercano di comprendere il funzionamento di quelli che attualmente sono i nuovi apparati di produzione energetica alternativa che, se da un lato consentono di ridurre o annullare del tutto le bollette emesse dal singolo gestore, dall’altro amplificano le capacità reddituali, alimentando i fondi da dirottare su consumi e investimenti. E dalla declinazione di questo scenario è facile capire quale sia l’apporto della pubblica amministrazione in questo percorso virtuoso dove sostenibilità ambientale e capacità industriali completano il quadro. È quanto mai importante, perciò, trovare partner affidabili che guardano al domani con lungimiranza e con quella giusta dose di sensibilità in grado di cambiare le cose.

La tecnologia, fortunatamente, supporta al meglio questo processo e a ben vedere anche dal passato gli insegnamenti non mancano. L’eolico, ad esempio, esiste dalla notte dei tempi: lo ricordano i mulini a vento di “donchisciottiana” memoria, ma lo rimarca anche il paesaggio rupestre della modernità con le “pale” di nuova concezione che restituiscono al vento l’impetuosità del suo essere. L’Anev (Associazione nazionale energia del vento) ha presentato uno studio secondo il quale nei prossimi 13 anni, ovvero fino al 2030, l’Italia potrà raggiungere un volume di 17,15 GW eolici: un “tesoretto” di energia pulita che potrà ridurre la dipendenza dalle importazioni, rilanciando l’economia. L’energia, dunque, assume il ruolo di elemento portante di un mondo sempre più “green”, capace di offrire al futuro l’applicazione massima possibile di sviluppo sostenibile.

Ergo Wind, l’azienda pesarese leader nella produzione di sistemi energetici a basso impatto ambientale che investe da sempre nella ricerca e nello sviluppo delle turbine mini eoliche da 20 a 60kW, crede fortemente in questa analisi, tanto che per il prossimo 13 maggio, a partire dalle ore 9.30 presso il centro congressi dell’Hotel Cerere di Paestum (Sa), ha programmato non un semplice convegno informativo e formativo, ma un vero e proprio incontro a più voci per consentire all’apparato produttivo nazionale, nella sua interezza, di interagire sul tema delle rinnovabili e di compiere, finalmente, quel salto di qualità più volte auspicato. Non a caso l’iniziativa proviene da un management molto attento non solo ai risultati, ma anche alle modalità che consentono agli stessi di essere raggiunti. Le scelte strategiche operate fino a questo momento collocano gli aerogeneratori del gruppo marchigiano tra i prodotti con il miglior rapporto qualità-prezzo sul mercato. Nell’ottica aziendale questo meeting giunge in una fase cruciale: si è alla vigilia della conclusione degli incentivi statali nel settore, ma nuove sfide sono pronte ad essere colte. E per farlo bisogna avere il coraggio di intraprendere nuove strade. E questo nuovo viaggio inizia proprio da Paestum.

Paesaggio Ergo Wind

Hotel Cerere