AMANTEA (Cs) – “Siamo saliti dalle stalle alle stelle e adesso ci prepariamo a bussare alle porte del paradiso”. La GDD FASHION WEEK ha saputo mettere in risalto non solo gli abiti degli stilisti in concorso, ma anche e soprattutto il territorio. Gli eventi in programma, che hanno avuto inizio lo scorso 20 luglio, hanno reso visibili e palpabili l’essenza di una regione, la Calabria, che ha bisogno, oggi più di ieri, di farsi conoscere ed apprezzare in modo ancora più consono e completo, per rincorrere le mete turistiche che hanno già investito nella promozione e nella pubblicità.
«Dovevamo dare – spiega il direttore artistico Ernesto Pastore – un forte segnale di cambiamento, lavorando su un confezionamento degli appuntamenti che fosse in linea con la contemporaneità e lo sviluppo del concetto “GDD”. Abbiamo omaggiato Mimmo Rotella, “lacerando” ciò che siamo stati fino ad ora per reinventare una nuova materia. Abbiamo scelto la strada del “visual”, presentando la serata di gala con un ledwall ad alta definizione che ha reso lo spettacolo più ricco ed avvincente. Abbiamo dato forma e sostanza ad un nuovo gusto di gelato che consentirà di far conoscere la kermesse anche ai bambini e alle famiglie che non seguono la moda. Abbiamo generato un evento al tramonto per abbracciare idealmente i comuni che hanno accolto le varie iniziative. Ed abbiamo personalizzato le singole serate rendendole uniche e differenti. A San Pietro in Amantea, nella cornice del Museo d’arte orafa, la moda si è unita all’attualità, trattando tematiche spinose ed importanti legate all’universo femminile. A sottolineare questo passaggio la presenza dell’attore Peppino Mazzotta. Il giorno dopo a Lago, sulla scalinata che si protrae di fronte il municipio, abbiamo mostrato il senso più vero della sartorialità, con la presenza d’eccezione degli attori Giovanni Scifoni e Costantino Comito. E poi la serata di gala, in quella che consideriamo la nostra casa: il Parco della Grotta di Amantea. Una location unica e rara che merita certamente dall’ente comunale una dignità maggiore. In questo scenario che trasuda storia, le due conduttrici Milena Miconi e Jane Alexander sono state perfette. Le due “rossedisera” hanno sottolineato i diversi momenti dell’evento che ha accolto il fascino dell’attore Rodolfo Corsato. E poi la “Closing – night” al Papagayo di Falerna Marina, con la musica dei Subba and the roots, direttamente dalla capitale.
Ogni evento è stato un percorso, un itinerario di viaggio. Nelle preview di luglio hanno emozionato gli abiti di Tiziana Pansino, Carmelo Mazzuca e Maria Ambroggio. Il 31 a San Pietro in Amantea i protagonisti assoluti sono stati Salvatore Martorana e Simone Bartolotta che, dopo la vittoria del 2015, hanno iniziato la scalata verso l’olimpo del made in Italy. Il premio “Dalla parte delle donne” è stato attribuito dalla giuria tecnica alla stilista Rossella Isoldi, che il giorno dopo a Lago si è aggiudicata anche il Premio della Stampa, unitamente a Francesco Lorenti e Ina Bordonaro. Nel gala di chiusura, aperto dal presidente di giuria Graziano Amadori, hanno trionfato Ina Bordonaro (categoria sperimentazione) e Francesco Lorenti (categoria stile): per loro due borse di studio da millecinquecento euro. Aria di “cambiamento” anche per la designer di gioielli Daniela Moretti che ha presentato le sue linee in abbinamento ad accessori imprescindibili per una donna, come le tante amate borse. Quanto mai apprezzate le sculture realizzate dal maestro Antonio Reda ed offerte ai vincitori.
«È stato un anno difficile – conclude il direttore artistico – dove ci siamo scrollati di dosso i residui di un passato a volte ripetitivo. Abbiamo dimostrato, soprattutto, che le idee vincenti sopravvivono alle difficoltà. Ed anzi si rafforzano. Un grazie agli albergatori che ci hanno aperto le proprie porte, alle aziende che credono in ciò che facciamo, agli stilisti che hanno compreso le nostre difficoltà e ci hanno sostenuto in tutto e per tutti. Abbiamo coniugato bravura ed eleganza, attenendoci ai regolamenti sugli eventi di questo tipo, fornendo anche un esempio a chi si improvvisa organizzatore, criticando senza cognizione di causa. Ma l’abbraccio più grande è per la squadra GDD: un manipolo di cuori coraggiosi che ha saputo scalare una montagna ripidissima, lanciandosi in discesa a tutta velocità per recuperare il tempo perduto. La GDD FASHION WEEK si incammina, sin da ora, verso il futuro. Lo fa in modo più consapevole, con maggiore competenza e preparazione, nella certezza che l’affetto del pubblico, quanto mai numeroso, non verrà mai meno».