E’ quanto reso noto dalla Corte Costituzionale con comunicato stampa dell’8 novembre 2016 in cui si legge testualmente: La Corte costituzionale ha accolto oggi la questione di legittimità costituzionale sollevata dalla Corte di appello di Genova sul cognome del figlio.
La Corte ha dichiarato l’illegittimità della norma che prevede l’automatica attribuzione del cognome paterno al figlio legittimo, in presenza di una diversa volontà dei genitori.
Trattasi di un pronunciamento epocale che segna un evidente punto di rottura con un retaggio storico culturale agganciato al “vecchio” diritto di famiglia non più in linea con il contesto sociale di oggi.
In effetti, a ben vedere, la pronuncia della Consulta non fa che rimarcare con maggiore vigore e fermezza il principio, già riconosciuto con la riforma del ’75, di uguaglianza morale e giuridica dei coniugi.
La Corte Costituzionale ha finalmente aperto un varco per consentire al legislatore italiano di trovare una strada risolutiva volta ad abbandonare definitivamente la concezione patriarcale della famiglia.
Da adesso in poi, dunque i genitori, se d’accordo, potranno dare il doppio cognome ai propri figli. Non resta che attendere la pubblicazione della sentenza per conoscere i motivi di tale pronuncia auspicando, altresì, una presa di posizione concreta da parte del nostro legislatore.
Un’altra piccola vittoria delle donne che, dopo aver vissuto per secoli all’ombra del “pater familias” ottengono finalmente il riconoscimento delle loro “origini”.