Riflessioni: La terra trema

di Alessandra Caruso

La terra trema. Ogni volta che una vita si spegne la terra trema. Prima una, adesso due, tre, quattro volte in pochissimo tempo. La terra subisce un graffio ogni volta che avviene un attacco terroristico. Da molti viene definita “Terza guerra Mondiale” o “rabbia incompresa”.

Il filo conduttore di tutto ciò è Chiamato ‘ISIS’ ovvero un’organizzazione militare e terroristica che sostiene il fondamentalismo islamico.

Isis è l’acronimo inglese di “Islamic State of Iraq and Sham”, dove per Sham si intende un insieme di territori che comprende Siria, Palestina, Libano e Giordania.

Primo attacco. Francia 13 novembre 2015. Al teatro Bataclan di Parigi si è tenuto il concerto degli Eagles of Death Metal. Tre uomini hanno iniziato a sparare uccidendo nei primi minuti novantatré persone.

La folla che è scappata in cerca di riparo è stata definita:”una folata di vento su un campo di grano”.

Altre persone si sono stese a terra , hanno cercato di ripararsi dai colpi o si sono finti morti.

Una strage senza fine. Uno scenario che è andato oltre il possibile dell’immaginario. Altre vinte che si sono spente. E la terra ha trema. Ancora.

Francia. 7 gennaio 2015. Sede del giornale satirico Charlie Hebdo.

Intorno alle 11:30 del mattino due uomini mascherati e armati di AK-47 sono entrati negli uffici del giornale, dichiarandosi affiliati di AlQaeda. Hanno sparato svariati colpi contro i dipendenti e hanno gridato in lingua araba ‘Allāhu Akbar’ (Allah è grande).

Dodici persone morte. Undici ferite.

Queste non sono più persone, rimangono solo numeri. Numeri detti al telegiornale. Numeri scritti sui giornali. Soltanto numeri. ‘Stéphane Charbonnier (direttore e disegnatore) Philippe Honoré,

Elsa Cayat,Georges David Wolinski,Bernard Verlhac come loro molti altri. Queste sono Persone che hanno perso la vita. Persone che hanno smesso di credere nei sogni. Persone di cui è rimasto solo il ricordo. Forse neanche quello.

01 luglio 2016. È Risuonato ancora l’inno degli jihadisti nelle strade di tutto il mondo. In particolare in un locale del quartiere diplomatico Gulshan di Dacca, in Bangladesh. Morte 20 persone. Nove italiani, sette giapponesi, una studentessa indiana appena 19enne e tre bengalesi dei quali uno era cittadino americano. Sono Morti per non aver saputo recitare il Corano.

Dei sette terroristi del commando, sei sono stati uccisi e uno catturato. Un altro graffio si è aggiunto al mondo. Un mondo terrorizzato. Un mondo che ha paura.

L’ultimo e forse il più grande graffio è avvenuto il 14 luglio 2016 sulla Promenade a Nizza. Un camion è piombato sulla folla che si era recata lì per festeggiare l’anniversario della presa della Bastiglia. Ottantaquattro morti, duecento due  feriti. Tra questi anche molti italiani in vacanza in costa azzurra. L’immagine più cruenta sono stati i bambini, piccole anime adesso angeli a cui è stata tolta la possibilità di sognare, divertirsi ma soprattutto di vivere.

Di loro è rimasto solo il ricordo e qualche fiore posato su quella via ormai maledetta. Forse col tempo, nemmeno quello.

<<Io mi inginocchio solo davanti a Dio>> queste sono le parole di padre Jacques, prete francese che è stato sgozzato il 26 luglio 2016 a Rouen da due invasati.

Terrore nella chiesa. Terrore negli occhi dei fedeli. Un altro grande graffio per il mondo. Padre Jacque legato ai suoi ideali di cristianesimo non si è piegato alle richieste degli Jihadisti. Ha vissuto da uomo fedele ed è morto da uomo fedele.

Ha cercato di difendere la chiesa fino all’ultimo secondo. È stato definito dal mondo intero il ‘Martire dei nostri giorni’.

Ma cosa pensano i giovani di questa terra graffiata e tremante?

<<Vivere nel terrore equivale a non vivere -così esordisce Luigi- Purtroppo il problema è esteso e non si può estirpare ci si può solo convivere . Per questo ci si deve prepare alla minaccia ma anche distogliere la paura .>>

<<Personalmente in merito a questi attentati sono abbastanza conservatore- risponde Paolo- i tempi sono cambiati e ormai oggi non è più concepibile la guerra e sopratutto una guerra religiosa come quella in favore della cosiddetta jihad.Se qualcuno mi dovesse chiedere una qualche soluzione non saprei rispondere precisamente Se attaccare o mantenere una politica difensiva e più prudente.Nonostante ciò ripudio ampiamente coloro che compiono tali stragi, macchiando di sangue l’Europa ma ancor di piu la dignità del genere umano.>>

<< Tutto ciò sta succedendo perché l’uomo sta perdendo di vista alcuni valori importanti.-sottolinea Federica-L’uomo dovrebbe imparare dal passato, il fatto stesso che l’uomo continua a compiere sempre gli stessi errori questo ci fa capire che non c’è stato nessun tipo di progresso dal punto di vista morale.>>

<<Se è vero che il destino è gia scritto-conclude Silvia- allora io non ho paura e da ragazza quale sono decido di mettere la mia vita in gioco perchè il tempo rimasto è giá troppo poco e non si puó sprecare un così caro dono per dar spazio alla paura.>>

 Come diceva Albert Einstein “Non ho idea di quali armi serviranno per combattere la terza Guerra Mondiale, ma la quarta sarà combattuta coi bastoni e con le pietre.”