Il prossimo 5 maggio si terrà allo Sheraton Hotel di Padova il corso avanzato di anatomia chirurgica e sulle nuove tecniche operatorie riguardanti la protesizzazione dell’anca, organizzato dal Policlinico di Abano in collaborazione con lo “Zimmer Biomet Institute”.
Il dottor Sergio Candiotto, direttore del reparto ortopedico di Abano, è affiancato in questo importante evento congressuale da due docenti universitari, noti per il loro grande livello tecnico-scientifico: Raffaele De Caro e Pietro Ruggeri. Il professor Raffaele De Caro, direttore dell’Istituto di Anatomia umana dell’Università di Padova, ha messo a disposizione, inoltre, il suo laboratorio per lo studio sul cadavere dell’anatomia descrittiva e chirurgica dell’anca. Il professore Pietro Ruggeri, direttore della Clinica Ortopedica dell’Università di Padova, fra i massimi esperti internazionali di Chirurgia oncologica scheletrica, porterà invece il suo contributo in materia di protesi da grandi resezioni.
Per questa occasione è stato inoltre scelto un particolare modello didattico-organizzativo, improntato sulla proiezione in sala delle riprese filmate nel laboratorio anatomico e nelle varie sale operatorie utilizzate dai relatori partecipanti al corso. Meno spazio quindi alle argomentazioni orali e più tempo e attenzione invece alle proiezioni in “relive”, in modo da permettere ai corsisti di vedere direttamente le modalità di esecuzione tecnica dei vari interventi chirurgici.
«La chirurgia mini-invasiva dell’anca ha rappresentato un grande passo in avanti»: sostiene il dottor Sergio Candiotto, che da dieci anni segue con grande interesse l’evoluzione della chirurgia mini-invasiva a “risparmio dei tessuti” (la cosiddetta TSS o Tissue Sporing Surgery). I vantaggi permessi da questa innovativa tecnica (la minor sofferenza per il paziente, la più rapida ripresa funzionale e le minori perdite di sangue) rendono ampia ragione della scelta di apprendere e sviluppare le tecniche a minore aggressività chirurgica. È una tecnica però difficile, che richiede una lunga curva di apprendimento e molta applicazione pratica, ma che ha dato finora margini elevati di risultati positivi.
Al Policlinico di Abano Terme viene data grande importanza a questo tipo di chirurgia, in tutte le specialità e in particolare in quella ortopedica. Lo sviluppo della chirurgia robotica, già considerevole a Abano in altri ambiti chirurgici, e la sua estensione alla chirurgia dell’anca potrà sicuramente dare un ulteriore contributo alle moderne metodiche chirurgiche mini-invasive.
Il corso di aggiornamento è strutturato in tre diverse parti: due intense sessioni di lavoro dedicate alle riprese filmate degli interventi proposti dai vari relatori ed una terza destinata alla presentazione di particolari casi clinici, che saranno oggetto di esame e discussione da parte dei partecipanti al corso. La prima sessione prevede otto diverse ramificazioni: “Anatomia chirurgica” con riprese in sala anatomica sul cadavere, “Mini-invasiva anteriore diretta”, “La via anteriore in decubito laterale”, “Bikini approach”, “Approccio mini-invasivo secondo De Witte”, “Anatomia chirurgica seconda parte”, “Mini-invasiva posteriore”, “Lussazione chirurgica dell’anca secondo Ganz”. Prevista poi un’ampia discussione sulle relazioni presentate. Nel pomeriggio altri quattro ambiti di confronto: “Considerazioni di fisiopatologia nella chirurgia dell’anca”, “Artroscopia dell’anca tra possibilità e prospettive”, “Chirurgia delle grandi resezioni dell’anca”, “Chirurgia di revisione nella protesica dell’anca”. Dopo la seconda fase di discussione si passerà alla presentazione di casi clinici particolari e difficili, che permetteranno ai congressisti di analizzare approfonditamente le problematiche inerenti alle metodiche mini-invasive.