di Alessandra Caruso
“Non fermatevi mai alla superficie perché in fondo alle cose c’è la verità, dovete essere curiosi, caparbi, non dovete omologarvi ma bensì distinguervi dalla massa. Bisogna avere il coraggio di essere la pecora nera che rompe il gruppo. Senza originalità e cultura si rimane in superficie”. Così ha esordito Alessandro Stella, l’autore del libro “La Donna di Susa”, durante la presentazione che si è svolta nei giorni scorsi presso l’Aula Magna del liceo scientifico “Enrico Fermi” di Cosenza. All’ incontro, moderato dalla docente Antonietta Cozza, hanno partecipato le classi quali IV B, III i, III E, II C coordinate da Dora Ferraro e Giuseppina Di Fatta.
Hanno dialogato con l’autore i ragazzi del Fermi che, all’ interno di un programma di stage, hanno dato vita ad una casa editrice virtuale e, tra i tanti lavori svolti, hanno imparato a segmentare in libro nelle sue tante pieghe narrative e lo hanno raccontato al suo autore.
“Il giallo – raccontano Luigi Gallo e Silvia Morrone – ha come protagonista il giornalista Luca Fazio, il quale si trova coinvolto nella risoluzione di un terribile omicidio. La realtà descritta nel libro racconta, tra i tanti temi, quello della giustizia che viene rappresentata da un pluralismo di personaggi. La giustizia si muove attraverso meandri spesso imperscrutabili ed è per questo che il protagonista Luca Fazio, nel corso della storia, si trasforma, in parte, in un detective demonizzando così il modus operandi di chi è deputato a far rispettare la giustizia”.
Un giallo, quello di Alessandro Stella, atipico nel linguaggio e nella pluralità dei riferimenti letterari e dei “padri ” a cui s’ispira che ha scelto, proprio nella sua atipicità, che è anche rottura degli stereotipi, come vittima dell’omicidio una prostituta che, all’interno delle pagine narrative, ribalta la visione negativa che ricopre nell’immaginario collettivo e diventa donna capace di dare amore con passione. Anche per questo il giornalista/detective Fazio cercherà in tutti i modi di far luce sulla sua morte consegnando l’assassino alla giustizia.
Giallo calabrese “La donna di Susa”. La realtà descritta da Alessandro Stella si inerpica per i luoghi calabresi. Elpide rappresenta un tradizionale paese calabrese con i suoi usi e costumi. Il giornalista, nato a Tropea, ha voluto infatti dare al lettore, attraverso la descrizione di questi luoghi, un’immagine di bellezza e carisma ricordando la spettacolarità di certi anfratti che portano magia e ancestralità. Elpide deriva dal greco e significa speranza. Un nome dunque simbolico: bisogna nutrire la speranza perchè le cose possano migliorare, nonostante ci sia corruzione e la giustizia mostri molti lati oscuri. Questo il messaggio del romanzo: sperare e costruire un mondo nuovo senza paura ma con determinazione e coraggio. Un racconto nel racconto, dunque, alternato dalla lettura di alcune pagine del libro realizzata da Margherita Rizzuti. A riprova di come la letteratura sia circolare e circolante.
Alcuni momenti della manifestazione: