Torremezzo. Alla grande il saggio della Antonio Grosso School

Grande successo per il concerto dell’associazione musicale culturale Antonio Grosso School, che domenica 26 giugno ha chiuso il suo anno scolastico con il saggio finale degli allievi e varie esibizioni.

Ad aprire la serata sul palco di Torremezzo, proprio a due passi da una delle sedi della scuola di musica, le piccole allieve del corso di balli di gruppo seguito dalla maestra Katia Civitelli, che danzando su brani movimentati ed allegri hanno dato inizio ad una serata che ha soddisfatto le aspettative dei presenti. Sinuose ed eleganti invece le coreografie – una accompagnata da Gianluca Scigliano al djambé – ideate da Barbara Carbone dell’associazione Harem il Tempio delle Odalische, che tra sensuali movenze in un tripudio di colori hanno incantato il pubblico.

E dopo le danze, entrando ancor più nel vivo della manifestazione, ecco fare capolino sul palco anche gli allievi di musica di Antonio Grosso, che divisi per tipo di strumenti musicali si sono esibiti davanti ad un pubblico attento e mai annoiato, fino all’esibizione tutti insieme, che ha visto “l’orchestra” composta da circa 60 allievi suonare con organetti, tamburelli, chitarre, batteria e basso, preparati da settimane per la riuscita della serata. Ciò non solo grazie al maestro Grosso, insegnante di organetto, fisarmonica e tamburello, ma anche ai suoi collaboratori Francesco Gullo, Lucrezia De Virgiliis, Elder De Virgiliis, Gaetano Malito, Maddalena Grosso, Domenico Schiariti e Carmine Malito, che impartiscono lezioni dei vari strumenti presenti all’interno dell’associazione.

E dopo gli allievi, a deliziare con i loro organetti tra suoni audaci ed incalzanti della danza popolare e melodie più dolci, i Samurai, gruppo composto dagli organettisti italiani Riccardo Tesi e Simone Bottasso – già ospiti dell’associazione per svolgere vari stage di organetto – il finlandese Markku Lepistö,  e l’irlandese David Munnelly, quattro tra i più grandi musicisti d’Europa, che mescolando i loro personali generi come trad, folk, liscio, irlandese, jazz e musica da film, hanno eseguito una performance degna di nota, dimostrando la loro capacità di trasformare l’immagine dell’organetto.

A chiudere la serata i Passo Diatonico, gruppo nato da un’idea del maestro, formato da sei organettisti, una percussionista e un bassista, allievi della scuola, che nella stagione scorsa si sono esibiti in numerose piazze della Calabria e non solo.

Una serata che ha ottenuto numerosi commenti positivi dal vasto pubblico presente, soddisfatto per la riuscita della manifestazione dopo una scrupolosa organizzazione del maestro Grosso, grazie anche alla cooperazione tra collaboratori, allievi e sponsor, che hanno permesso la realizzazione dell’interessante evento.