Seicentocinquanta copie in quattro giorni. È questo il numero dei libri “Longobardi – lo specchio della memoria”, con editore Franco Mannarino, che in pochissimo è andato letteralmente a ruba, sorprendendo le aspettative anche dello stesso autore.
Salvatore Nocella, paolano di nascita ma residente a Longobardi da circa 40 anni, “collezionista-2 di cartoline e vecchie foto, pensando fosse un peccato tenere con se questo materiale, ha deciso di condividerlo con il mondo, mettendo insieme foto antiche di Longobardi, scatti di attimi di vita quotidiana, il lavoro dei contadini, e quant’altro in suo possesso, per ricostruire la storia della comunità e far rivivere su di un libro quei momenti ormai passati da decenni.
Un lavoro minuzioso, paziente, durato tre anni, durante i quali il signor nocella ha ricercato e messo insieme materiale facendosi anche aiutare da chi è stato gentilmente disposto a fornire scatti in proprio possesso da inserire nel libro.
Più di 4500 foto tra le quali l’autore ne ha selezionate 880, dove ognuna di loro ha una sua didascalia o storia, per non far fermare il lettore semplicemente allo scatto, ma facendolo incuriosire attraverso un breve racconto, a voler marcare anche tramite le parole l’attaccamento alle vicende del passato.
Molte interviste sono state fatte anziani, ormai 90enni , che felici hanno accettato di raccontare fatti ed aneddoti all’autore, che ha potuto così arricchire tramite le testimonianze di chi c’era il suo lavoro editoriale.
Molti di essi, ma anche persone più giovai, si sono rivisti in quagli scatti, ritrovando un pezzo di storia della loro vita.
«La scelta della copertina non è stata semplice vista la grande mole di foto in mio possesso – ci dice l’autore- ma ce n’era una in particolare che mi piaceva, raffigurante uno dei parroci più amati di Longobardi, Don Bilotta. Più la guardavo e più mi piaceva, poiché mi scaturiva un senso di pace. Io amo classificata come foto gioconda – ci confessa – e per questo l’ho scelta.»
La foto è stata concessa dalla sorella dello storico parroco, che ha acconsentito che si pubblicasse una breve storia sul fratello, che molti anni addietro, in fila in pronto soccorso per un avviso di infarto, fece passare avanti una persona ferita ad una gamba, sacrificando la sua vita per il prossimo, visto che purtroppo non ce la fece a salvarsi.
Altri parroci sono stati inseriti nel libro, come anche il prefetto e tutti i sindaci dal ’45 in poi. Scene di matrimoni, famiglie storiche, pastori, ,migranti ed emigranti, dal ‘900 fino ai primi anni ’80 che fanno delle 400 pagine del libro il racconto di un intero paese. E il fatto che in così poco tempo, dopo la prima presentazione avvenuta il 5 luglio, siano state vendute 650 copie, dimostra che il libro è stato apprezzato, che tanto che è tutto pronto per la seconda ristampa.
E non solo. Perché Salvatore Nocella sta raccogliendo altro materiale per il seguito di “Lo Specchio della memoria”, sempre su Longobardi e prossimamente farà lo stesso lavoro, dando alla luce, con l stesso stile, un libro anche sul borgo di Fiumefreddo Bruzio. «la prefazione è stata fatta da Sergio Zanardi mentre la copertina è stata affidata a “Controluce”. Senza dimenticare davvero l’ottimo lavoro dell’editore Franco Mannarino» ci tiene a ringraziare Nocella, che mentre gode di un po’ di popolarità, guarda già avanti, e pensa ad una mostra delle foto stampate da tenere presso il teatrino comunale di Longobardi durante il periodo estivo, dando ancora più risalto ad una piccola comunità che grazie al libro ha potuto riprendersi un pezzo di storia.