Nonostante il periodo di grandi incertezze per gli enti culturali VanitasClub non si ferma e lancia questo importante progetto artistico, consapevole di dare un contributo alla ripartenza del Paese, puntando sulla cultura per cingerlo nell’estatico abbraccio di Santa Teresa d’Avila, soggetto delle performance di Marina Abramović.
Dal 5 settembre prossimo Napoli si prepara ad ospitare la madre della performance art, Marina Abramović, artista che ha una lunga familiarità con la città di Napoli, dove 46 anni aveva tenuto la storica performance Rhytm 0 alla Galleria Studio Morra. La nuova esposizione, che si presenta profondamente diversa, è destinata però a sorprendere ed emozionare ugualmente i visitatori. “L’Italia ha dimostrato grande coraggio e un profondo senso di comunità e umanità. Italia ti amo e il mio cuore è con te”, ha detto l’artista per sostenere il nostro paese nella sfida della ripresa del dopo virus. La mostra di Napoli è un’occasione che va proprio in questa direzione e sarà organizzata e proposta al pubblico nel completo rispetto delle disposizioni governative e di sicurezza previste durante la fase di ripresa post emergenza Covid.
Con la collaborazione dell’assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli e la curatela di Casa Testori, dopo la tappa di Milano e nell’ambito del tour italiano, VanitasClub porta a Napoli la spettacolare esposizione “Marina Abramović / Estasi”, all’interno di Castel dell’Ovo, il castello più antico della città e per la sua posizione tra i simboli del capoluogo campano nel mondo, legato alla leggenda di Virgilio Mago.
L’esperienza, allestita nella Sala delle Carceri adibita nel tempo a galera del castello, è composta dal ciclo di video denominato “The Kitchen. Homage to Saint Therese”, un’opera molto significativa nella quale Marina Abramović si relaziona con una delle più importanti figure del cattolicesimo, Santa Teresa d’Avila. L’opera si compone di tre maxi video, che documentano altrettante performance tenute nel 2009 dall’artista nell’ex convento di La Laboral a Gijón, in Spagna. L’esposizione, unita al luogo e agli spettacolari allestimenti che saranno realizzati, contribuiranno a rendere incredibile l’esperienza che sta per arrivare nella città partenopea.
“Siamo felici e onorati di riavere a Napoli una testimonianza della grande artista internazionale Marina Abramović che proprio nella nostra città realizzò negli anni Settanta una delle sue più celebri performance. L’energia della cultura sarà essenziale per recuperare la pienezza del vivere dopo quest’emergenza planetaria. Crediamo che sia importante oggi investire anche su una visione di serena normalità del prossimo futuro” dichiara Luigi de Magistris, Sindaco di Napoli.
“Vogliamo annunciare, con l’anticipo che riteniamo meriti un appuntamento straordinario dell’agenda culturale della nostra città, un evento espositivo di opere di Marina Abramović che omaggiano Santa Teresa d’Avila. La mostra “Estasi”, un progetto di portata internazionale e di una straordinaria valenza emozionale che mette idealmente a confronto, a distanza di circa cinque secoli, due donne di diversa ma intensa umanità che, in un tempo di profonda sospensione come quello che stiamo vivendo, ci suggeriscono una esperienza quasi mistica, sicuramente di grande carica emotiva. Una mostra che vogliamo regalare alla nostra città quando lentamente cominceremo a ripartire. Ripartenza che, va da sé, avrà luogo in conformità con le disposizioni governative, di cui però vogliamo cominciare a tracciare le traiettorie principali, presentando questo progetto che è di per sé un invito alla riscoperta dei nostri territori e dell’eccezionale offerta culturale che questi offrono, un incentivo a richiamare l’esigenza di un turismo che sarà soprattutto di prossimità. Grazie quindi a Vanitas Club, Napoli e il sud Italia potranno fruire di questa mostra eccezionale” dichiara Eleonora de Majo, Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli.
«Marina Abramovic torna a Napoli, la città alla quale è legata anche grazie al rapporto con la Galleria Lia Rumma. Un sodalizio che conferma la centralità della città partenopea nel sistema dell’arte contemporanea. Nel 2004 negli spazi di via Gaetani l’artista aveva presentato una mostra che prendeva il titolo da un’altra sua celebre performance, “Cleaning the Mirror”. In quell’occasione aveva esposto le foto e i lavori realizzati l’anno prima, quando era tornata per la prima volta a Belgrado, sua città natale», spiega Giuseppe Frangi di Casa Testori, curatore della mostra di Castel dell’Ovo.
“Quanto abbiamo vissuto e stiamo ancora vivendo in questi mesi rimarrà in ognuno di noi, siamo stati contornati dal terrore, dalla disperazione e dal brutto. Il Paese ora riparte e per dare il nostro contributo abbiamo pensato di farlo dalla Bellezza. Per questo abbiamo deciso di investire, anche in questo difficile momento, nella produzione di una mostra capace di coniugare bellezza e riflessione. Le braccia di Santa Teresa, interpretata da Marina Abramović in queste opere, e l’assenza di suoni nelle sue opere sono un tributo a questo Paese, rappresentano infatti l’abbraccio e il silenzio, due temi che questa pandemia ha imposto nella nostra vita. La Bellezza da cui vogliamo ripartire è rappresentata anche da Napoli, città che più di altre nel nostro Paese è in grado di esprimere ciò” dichiara Edoardo Filippo Scarpellini di Vanitas Club.
INFORMAZIONI ESSENZIALI:
Marina Abramović a Castel dell’Ovo, Napoli
Dal 5 settembre 2020
Biglietti da 9€