
Approdo per un giorno presso il porticciolo della Lega Navale Mirto Crosia


Dal porto di Savona, in una mattina sospesa tra attesa e speranza, è salpato un uomo con il cuore gonfio di sogni. Dario Tuzzolino, di Rodeano Alto, non un marinaio qualunque, ma un velista solitario che ha deciso di affidarsi al vento e al mare a bordo della sua piccola Hobby Craft di sei metri, ribattezzata con amore Sestina Vincente. Dario, il velista, che ha negli occhi il mare che promette calma ma solo dopo aver superato la tempesta…
Quel mare è lo stesso che vide i suoi genitori giovani e innamorati, lo stesso che gli ha lasciato in eredità la memoria più viva e preziosa. Orfano troppo presto, la vita lo costrinse a mettere da parte i libri e a raccogliere sulle spalle la ditta di famiglia. Ha lavorato senza risparmiarsi, giorno dopo giorno, fino a sentirsi inghiottito dalla fatica. Persino i sogni gli si affollavano in modo inquieto: appuntamenti con clienti e dirigenti mai reali, impegni che non esistevano, eco distorta di un lavoro che ormai lo consumava.
E allora, un giorno, la decisione: non era più tempo di rimandare. Il mare lo chiamava, forte, antico, irresistibile. La moglie, Donatella, compagna silenziosa e fedele, non ha esitato ad appoggiarlo, sapendo che quel sogno non era un capriccio, ma un pezzo della sua anima. Così la Sestina Vincente, rimasta per anni a riposare su un carrello in un bosco a Cairo Montenotte, è tornata a respirare acqua e salsedine.
Appena lasciato il porto di Savona, la sorte gli ha offerto un segno: una balena, immensa e gentile, e poco dopo un delfino, giocoso e libero. Era come se il mare stesso lo stesse accogliendo a braccia aperte, promettendogli avventure e incontri indimenticabili.
L’estate, certo, non ha risparmiato sorprese. Giorni di bonaccia, in cui il silenzio del mare pareva dilatare il tempo, e improvvise grandinate che mettevano alla prova la sua barca e il suo coraggio. Il suo viaggio, però, non è solo una navigazione personale: Dario sta compiendo il periplo dell’Italia toccando i porti delle Leghe Navali Italiane, un itinerario che unisce la passione privata con il desiderio di tessere legami lungo tutta la penisola.
Ogni approdo diventa così un incontro, un dialogo, una scoperta che arricchisce la sua traversata di significati più ampi. E’ un viaggio costellato di porti, di bandiere nuove, di dialetti e costumi differenti. Il viaggio più autentico è quello che si compie dentro di sé: imparare a farsi compagnia, a riempire i silenzi con ricordi e progetti, gustare il cibo con una curiosità nuova, lasciarsi sorprendere dagli incontri con gli altri, marinai o sconosciuti: Jimmy, Francesco, Carmine, Morris di Leonardo e tutti i componenti della Lega Navale Italiana.… diventano parte della rotta
Porto dopo porto, il velista solitario ha imparato a sentire il battito del mare come un’estensione del proprio. E mentre il vento gonfia le vele e il tempo scorre, un pensiero resta saldo, come la stella polare: l’ultimo approdo, Lignano Sabbiadoro, non più tardi del 14 settembre. Quel giorno non sarà soltanto l’arrivo a una meta geografica, ma un ritorno alle radici più profonde: l’abbraccio dei gemelli nel giorno del loro compleanno, la carezza della moglie, e lo sguardo innocente di Davide, il nipotino che porta nel cuore durante ogni traversata.
La voglia di abbracciare chi lo ha aiutato a realizzare questo sogno: Arte Pubblicitaria Sanvidotti, I Maestri di Baita e Collavino….
È questo il vero senso del viaggio: non fuggire, ma ritornare. Con il cuore più pieno, con l’anima più libera, con il mare che scorre dentro.
L.C.