RUFA volge lo sguardo al “formato” verticale

L’evoluzione è figlia del tempo, dello spazio e della tecnologia. Una propensione che RUFA ha fatto sua affermando, quale principio basico dei propri processi formativi, la contemporaneità. Arte e media, la storia lo insegna, camminano spesso di pari passo, affiancandosi alle idee e ai sistemi. Partendo da questo presupposto appare quasi naturale il partenariato siglato nei giorni scorsi tra il direttore dell’Accademia Fabio Mongelli ed il direttore artistico del “Vertical Movie Festival” Salvatore Marino. Si tratta, nello specifico, di un’esperienza quanto mai interessante, sia per gli aspetti connessi al mercato, sia per quelli legati al concetto stesso di cinema, inteso soprattutto dal punto di vista della fruizione.

Il “Vertical Movie Festival” che si terrà nel corso della prossima estate nel comune di Grottaferrata (Rm) è il primo festival dell’audiovisivo girato nel formato tipico degli “smartphone”, quello verticale. «L’intento del progetto – spiega Salvatore Marino – è definire e legittimare questa nuova tendenza e di rendere ufficiale quello che, a tutti gli effetti, è divenuto soprattutto tra i giovani, ma non solo, un così diffuso modo espressivo. L’idea è stata subito sposata da un gruppo di artisti dello spettacolo quali sceneggiatori, registi, film editor, produttori. C’è la necessità di un cambio di ottica e di mentalità: un nuovo mondo da esplorare con il supporto di coloro che vorranno vivere questa avventura».

«L’essere attuale – rimarca Fabio Mongelli – è parte integrante dello status di RUFA. Siamo convinti che questa nuova modalità di accesso andrà certamente a potenziarsi negli anni a venire e l’acquisizione di un know – how in questo settore farà la differenza. L’accordo di collaborazione siglato prevede il coinvolgimento di studenti e docenti dei corsi di cinema, fotografia e grafica che, di concerto con gli organizzatori del festival, daranno forma e sostanza a percorsi di ricerca e sviluppo. Lo scopo è dare seguito ad una “smart – RUFA – experience” quanto mai innovativa».