Lavoro: stop al pagamento delle retribuzioni in contanti

Con la Legge di Bilancio 2018 è stato introdotto l’obbligo di tracciare il pagamento delle retribuzioni al fine di evitare che i lavoratori vengano spinti a firmare buste paga regolari per poi vedersi corrispondere importi inferiori rispetto ai minimi fissati dalla contrattazione collettiva.

Secondo le nuove disposizioni di cui al comma 910 e seguenti della legge 27 dicembre 2017 n. 205,  a far data dal 1° luglio 2018 i datori di lavoro o committenti dovranno corrispondere le retribuzioni o gli anticipi delle stesse, solo tramite: a) bonifico sul conto identificato dal codice IBAN indicato dal lavoratore; b) strumenti di pagamento elettronico; c) pagamento in contanti presso lo sportello bancario o postale dove il datore di lavoro abbia aperto un conto corrente di tesoreria con mandato di pagamento; d) assegno consegnato direttamente al lavoratore o, in caso di suo comprovato impedimento, a un suo delegato.

Dunque, qualunque sia la tipologia del rapporto lavorativo instaurato, i datori di lavoro o committenti non potranno più corrispondere la retribuzione per mezzo di denaro contante e la firma apposta dal lavoratore sulla busta paga non costituirà prova dell’avvenuto pagamento.

In caso di violazioni tali da far emergere una volontà elusiva della parte datoriale è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria consistente nel pagamento di una somma da 1.000 a 5.000 euro.

Le nuove disposizioni si applicheranno ai rapporti di lavoro subordinato di cui all’articolo 2094 del codice civile, indipendentemente dalle modalità di svolgimento della prestazione e dalla durata del rapporto, nonché ad ogni rapporto di lavoro originato da contratti di collaborazione coordinata e continuativa e dai contratti di lavoro instaurati in qualsiasi forma dalle cooperative con i propri soci.  Restano esclusi i rapporti di lavoro instaurati con le pubbliche amministrazioni e quelli concernenti gli addetti ai servizi familiari e domestici, nonchè i compensi derivanti da borse di studio, tirocini e rapporti autonomi di natura occasionale.

A riguardo Avv. Ilaria Dolores Lupi 87 articoli
Avv. Ilaria Dolores Lupi. Avvocato del Foro di Cosenza, dopo la laurea in giurisprudenza, consegue con il massimo dei voti e con lode, un master di secondo livello in Diritto del Lavoro Sindacale e della Sicurezza Sociale presso l’Università degli Studi Europea di Roma. Successivamente consegue un master in Ordinamento e Funzionamento delle Pubbliche Amministrazioni presso l’Università della Calabria UNICAL, anche in questo caso con il massimo dei voti e con lode. Svolge, tra le altre cose, attività di consulenza e rappresentanza per enti pubblici e società avendo acquisito esperienza nella gestione del contenzioso tributario, ma anche nel diritto amministrativo e del lavoro. Attualmente svolge, inoltre, attività di ricerca e studio in collaborazione con Associazioni culturali e riviste giuridiche.