Ha aperto i battenti il 25 maggio a Milano l’ADI Design Museum, uno spazio espositivo di 5 mila metri quadrati ricavato dall’ex area industriale situata tra Via Ceresio e Via Bramante, nei locali nati come deposito dei mezzi a cavallo a metà ‘800, successivamente riconvertiti a centrale elettrica, ed oggi, grazie ad un lungo lavoro di riqualificazione e valorizzazione accolgono il primo polo di eccellenza sul design Made in Italy nel mondo.
Un museo in continua evoluzione che raccoglie tutti i progetti vincitori del Premio Compasso d’Oro, la giù grande ed autorevole onorificenza assegnata ai designer di tutto il mondo, istituito nel 1954 in concomitanza con la X Triennale, che ad oggi conta oltre 2500 oggetti. Sotto l’egida della Fondazione ADI Collezione Compasso d’Oro, istituita nel 2001 da ADI – Associazione per il Disegno Industriale con la mission di conservare e valorizzare quanto costituito nei decenni di attività del premio, ovvero un patrimonio culturale nazionale che nel 2004 è stato riconosciuto dal Ministero dei Beni Culturali come “bene di eccezionale interesse artistico e storico”.
L’ADI Design Museum è uno spazio che racconta l’eccellenza del design sia tramite la collezione permanente che attraverso mostre temporanee e di approfondimento, iniziative ed incontri dedicati non solo agli addetti ai lavori, per contribuire a diffondere e valorizzare la cultura del design ad un pubblico sempre più vasto. Un museo che parla ai giovani e lo fa in modo concreto dando l’opportunità ad esempio agli studenti di restauro dell’Accademia di Belle Arti Aldo Galli di Como di catalogare, procedere alla stesura del “condition report”, avere accesso e cura delle opere della collezione che a rotazione saranno in mostra negli spazi museali, caratterizzati tra l’altro dalla galleria vetrata che permette di collegare Via Bramante e Via Ceresio creando una vera e propria via del design, accessibile a tutti.
L’inaugurazione del museo del design è stata l’occasione anche per mostrare il rebranding del logo che, con un esercizio di stile non di poco conto mixa il disegno originale del compasso di Albe Steiner e le forme realizzate da Michele Provinciali per la X Triennale del 1954, impreziosendo il tutto con le due iniziali DM (Design Museum), per dargli nuovo slancio come strumento di narrazione ed il compasso d’oro a formare la A di ADI e rafforzare l’identità del progetto. Il logo così come l’allestimento dello spazio espositivo sono a cura di di Ico Migliore, Mara Servetto (Migliore+Servetto Architects) e di Italo Lupi che, vincendo un concorso nazionale nel 2014, sono diventati i progettisti dell’allestimento del nuovo museo.
Designer del passato e designer del futuro si contrano nel foyer del museo, grazie alla videoinstallazione “Il design entra nella storia” firmata da IED e che accompagna il visitatore in un lungo percorso lungo 30 anni in cui la storia italiana è costellata da decine di oggetti di design, prima ancora che venisse istituito nel 1954 il premio Compasso d’Oro (a cui va ricordato è intitolata anche la piazza antistante il museo).
Presso l’ADI Design Museum è possibile visitare le mostre:
COLLEZIONE PERMANENTE
Il cucchiaio e la città. Mostra Permanente Collezione Storica del Compasso d’Oro
Curatela Beppe Finessi
Progetto allestimento: Ico Migliore, Mara Servetto, Italo Lupi
Per raccontare il design italiano oltre che con gli imprescindibili oggetti e progetti reali, anche altri tipi di materiali, “le altre meraviglie del design italiano”, come i tanti documenti preziosi e gli elaborati realizzati oltre che dai progettisti e dai produttori, anche da attori coprotagonisti come i disegnatori tecnici, gli ingegneri, i modellisti, i fotografi, i critici…
Compasso d’Oro, misurare il mondo (piazza Compasso d’Oro)
Curatela e allestimento: Studio Origoni Steiner
Il progetto propone al visitatore una serie di immagini collocate su quattro pareti metalliche che definiscono una struttura espositiva a base quadrata: un occhio, il Colosseo, un girino, un violino Stradivari, un cavolo, un fusto di quercia, un’anfora, una stella marina, la Venere di Botticelli, una conchiglia, una galassia, un fiore di passiflora, le piramidi Maya, un ciclone, il Partenone, la struttura dell’atomo, le cellule ossee, il corpo umano…
Tra loro esiste un solo elemento comune che il visitatore scoprirà, immergendosi all’interno della struttura, grazie ad un disegno geometrico collocato sul retro di ognuna delle riproduzioni fotografiche: il numero irrazionale 1,618…, anche detto Φ, o proporzione aurea.
Manifesto alla carriera. Omaggio della grafica italiana ai Maestri del Compasso d’Oro
Curatela: Luca Molinari
Allestimento: Massimo Curzi
Il design entra nella storia – video installazione realizzato da OffiCine (IED/Anteo)
Bìos – Sistema Design Italia – video installazione a cura di Francesco Zurlo, Giuliano Simonelli (Politecnico di Milano)
MOSTRE TEMPORANEE
Renata Bonfanti: tessere la gioia
Curatela: Marco Romanelli
Allestimento: Marco Romanelli
Uno a uno. La specie degli oggetti
Curatela: Beppe Finessi
Allestimento: Studio Cerri
Giulio Castelli. La cultura imprenditoriale del sistema design
Curatela: Federica Sala
Allestimento: Carlo Forcolini
Articolo e foto di Settimio Martire