I libri Massimo Bisotti sono un uragano di emozioni. Scrittore famoso in tutta Italia e non solo, da anni stravolge con i suoi libri la vita di chi lo legge.
Le sue opere “Il quadro mai dipinto”,”Foto/grammi dell’anima. Libere (im)perfezioni” e “La luna blu. Il percorso inverso dei sogni”sono diventati per i ragazzi degli amici fedeli a cui chiedere aiuto, consolazione e rassicurazione. E non solo, i social, oramai, sono tappezzati di frasi estrapolate dai suoi libri. Possono essere definite anche come aforismi o come delle pillole di saggezza da prendere al bisogno.
E’ diventato un guru, una leggenda e le sue opere una bibbia da leggere col fiato sospeso. Dei libretti d’istruzione super assortiti.
Il fulcro di tutto è l’amore da cui dipendono tanti altri temi come la voglia di vivere, la disperazione, la solitudine, il sogno e la speranza.
L’ultimo successo si intitola “Un anno per un giorno” ed è stato pubblicato dalla casa editrice Mondadori. L’elemento cardine del libro è il tempo, sul quale Bisotti costruisce una storia ricca di emozioni e colpi di scena.
Alex Gioia è uno dei più famosi cantanti italiani. La sua vita, baciata dal successo, è attraversata da un cruccio che lo tormenta: non aver potuto vivere fino in fondo la sua storia d’amore con Greta, una ragazza più giovane di lui, conosciuta durante un evento a Napoli. Alex e Greta si sono rincorsi, si sono sfiorati, ma il momento per loro non è stato mai quello giusto. Da qualche tempo Alex si è trasferito a Parigi, per riprendere fiato in una città in cui non conosce nessuno e nessuno lo conosce, per ritrovare la sua ispirazione perduta. Un giorno, in metrò, si incuriosisce osservando una donna che scende sempre a fermate diverse con persone diverse, facendo delle bolle di sapone. Ne resta affascinato, si presenta e si ritrovano a parlare di occasioni mancate e di rimpianti. Improvvisamente Nirvana, questo è il nome della ragazza, offre ad Alex un dono: un tubo di bolle di sapone. Un tubo magico, gli spiega, e ogni volta che soffierà potrà tornare a un giorno del suo passato, e cambiarlo. Ma ogni viaggio avrà un prezzo. Per ogni tentativo fatto per tornare indietro nel tempo, Alex dovrà dare in cambio un anno della sua vita. Un anno per un giorno. Alex torna all’albergo in cui vive, credendo sia uno scherzo. Finché, ripensando a Greta, non osserva il tubo e viene preso dalla voglia di soffiare. E se Nirvana avesse detto la verità? Se davvero il passato si potesse cambiare?
Qualche giorno fa è stato presente nelle varie città calabresi per un tour di presentazioni e tra un impegno e l’altro abbiamo avuto l’onore di intervistarlo.
Partendo dalla primissima pagina, secondo te, come si può dimenticare una persona che amiamo ma che ci fa soffrire?
In realtà io non credo che l’amore si dimentichi io ho scritto “Allora sbrigati a dimenticare” che è un po’ una provocazione. Io credo che in realtà dimenticare non sia altro che smettere di stare male per certi ricordi e quindi avere la possibilità di potersi rilanciare ancora verso delle nuove possibilità.
Se io ti regalassi una macchina del tempo, tu daresti un anno per un giorno, per rivivere un giorno speciale?
No, perché se potessimo tornare indietro nel tempo e se esistessero veramente delle bolle magiche, avremmo solo la possibilità di ripercorrere delle fermate già vissute ma non avremmo la possibilità di trovarne delle nuove e quindi, in automatico, variare. Un giorno del passato potrebbe portare a dei cambiamenti tesi a peggiorare la nostra situazione attuale e non necessariamente a migliorarla quindi, credo che l’esperienza del passato, debbano essere esclusivamente d’aiuto per rilanciarci verso il nostro futuro.
Se tu dovessi descrivere i tuoi libri con una parola, quale sceglieresti?
E’ difficile descrivere il proprio lavoro con una parola. Quello che posso dire è che mi auguro che all’interno dei miei libri, le persone che ci si avvicinano, possano sempre sentirsi al sicuro perché ho la sensazione che noi esseri umani, siamo molto più simili di quello che crediamo di essere e quindi forse a volte anche meno soli.
Tutto quello che scrivi lo estrapoli da altre persone o sono delle situazioni che hai vissuto?
La vita è una contaminazione continua di quello che sono le mie esperienze. Ascolto molto le vite delle persone che ho incontrato. I personaggi non sono dei veri personaggi, sono sicuramente un insieme, un miscuglio di tante persone, di me stesso, delle esperienze. Ognuno di noi ha avuto una sua “Greta” intesa come un amore non vissuto, qualche cosa che in qualche modo ci siamo dovuti, anche a malincuore, lasciare alle spalle.
Quanto ti hanno cambiato i tuoi libri?
Mi ha cambiato la scrittura perché mi ha permesso di poter capire, mettendo anche a volte su carta, quelle che sono state, a volte, le mie verità più scomode. Abbiamo una forza dentro di noi, molto più grande di quella che crediamo di avere. Infatti, rileggendo quelli che potevano essere i miei problemi ho scoperto che, anche quello che un tempo ci sembrava insormontabile ,invece, lo abbiamo superato. A volte tenere un diario ci permette di capire e comprendere che siamo molto più forti di quello che pensiamo di essere.
Cosa provi nel sapere che, alcune persone, grazie ai tuoi libri, sono riuscite a superare dei momenti difficili o a prendere delle decisioni importanti?
C’è una frase di Emily Dickinson che dice “Anche se avrò salvato soltanto un passerotto caduto dal nido, non avrò vissuto invano”. Credo che il senso della nostra vita sia solo ed esclusivamente personale quindi teso a raggiungere una sorta di soddisfazione. Io dico sempre che il successo non è la fama ma il rendere la vita il più vicino possibile al sogno che avevamo avuto per noi. Nel momento in cui la nostra vita riesce ad essere utile agli altri, assume un senso in più. A rendere infelici gli altri ci riescono tutti, renderli felici è molto più difficile e complicato.
Secondo te, l’amore è un’utopia?
No, l’amore è un modo di abitare la vita e va al di là dell’unione di due persone che si scelgono, intesa come unione di coppia. E’ sicuramente la capacità di riuscire a compenetrarsi, in quelli che sono i dolori degli altri e non avere il rischio del giudizio altrui. Questo è una forma d’amore.
E’ importante avere nella società odierna una persona che, come te, parla di vita e scrive d’amore?
E’ importante avere come aiuto assolutamente se stessi. Noi non possiamo dare consigli a nessuno e quindi tentare di non far sminuire il proprio lavoro,cercare il proprio posto nel mondo, capire che la nostra vita è il tentativo di superarci e non di superare. Questo permette secondo me di ritrovare il nostro equilibrio e ci permette di avere una forza tale in grado di poter affrontare la negatività che indubbiamente c’è. Però io dico sempre che la vita è fatta di due parti, spetta a noi scegliere quale delle due seguire.
Perché è necessario vivere #maicontrocuore?
Perché non andare contro cuore significa non rinnegare la nostra natura, non rinnegare i nostri bisogni più intimi, le nostre passioni e capire che: come non dobbiamo avere il vizio del giudizio nei confronti degli altri, dobbiamo cercare di vincere la preoccupazione del giudizio nei nostro confronti. Come diceva una frase del film Vanilla sky “Ogni minuto che passa è un’occasione per rivoluzionare tutto completamente.”
Qual è la parola chiave che porta avanti la storia del libro?
Il tempo. Il tempo è la nostra vita. Nel momento in cui noi regaliamo il nostro tempo, indubbiamente regaliamo la parte più preziosa di noi. Quando noi cerchiamo la parola preziosa sul vocabolario, ci dice qualche cosa che ha un prezzo elevato. In realtà, secondo il mio parere, ciò che è prezioso ha un valore ma non ha un prezzo. Il nostro tempo nessuno ce lo restituisce quindi, quando regalo il mio tempo a qualcuno, sto dando veramente la parte più preziosa che ho.
Tu credi nel destino?
Credo nel destino fino ad un certo punto di vista. Credo che il destino ce lo facciamo noi, potendo fare una percentuale, forse per l’80%. C’è sicuramente un 20% di eventi inesorabili sui quali non abbiamo potere e questo lo dobbiamo accettare.
Una frase del libro “Il quadro mai dipinto” di Massimo Bisotti dice “E se ci perderemo, non ti perderò e non mi perderai. Perché alla fine io lo so e tu lo sai. Ci sono tramonti che non tramontano mai…”