Nella seduta di ieri, 24 novembre, l’Assemblea ha definitivamente approvato il disegno di legge di “conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 22 ottobre 2016, n. 193, recante disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili” (Atto Senato n. 2595 – XVII Legislatura).
Una delle misure più incisive riguarda proprio la cd. “rottamazione” delle cartelle di Equitalia che consentirà ai contribuenti di pagare le somme dovute senza sanzioni ed interessi di mora. In particolare, un’importante novità riguarda l’ampliamento di tale misura che si estende anche alle cartelle notificate nel 2016.
In buona sostanza la riforma fiscale prevede che i contribuenti che abbiano ricevuto cartelle esattoriali dal 2000 al 2016 emesse da Regioni, Province, Comuni, Città metropolitane, potranno aderire alla definizione agevolata secondo le modalità descritte e scegliere di pagare a rate nei seguenti termini:
1) il pagamento dovrà avvenire in 5 rate (e non più solo quattro), a luglio, settembre e novembre del 2017 e ad aprile e settembre del 2018;
2) i versamenti delle rate del 2017 dovranno coprire il 70% della somma dovuta.
Il nuovo termine per la presentazione dell’istanza di adesione è fissato per il 31 marzo 2017 (non più il 23 gennaio). Ai fini della “definizione agevolata”, il contribuente dovrà infatti manifestare entro tale data la volontà di avvalersi di tale misura rendendo apposita dichiarazione mediante la modulistica messa a disposizione dall’agente della riscossione, con l’impegno a rinunciare ad eventuali giudizi pendenti.
Confermata, infine, per l’1 luglio 2017 la chiusura di Equitalia, mentre l’attività di riscossione dei tributi sarà svolta dalla nuova Agenzia delle Entrate-Riscossione controllata dall’Agenzia delle Entrate e subordinata alla vigilanza del Ministero dell’Economia e delle Finanze.