Beauty is my favourite colour è il singolare nome scelto per l’esposizione che a Milano, nel primo weekend di dicembre, ha celebrato il lusso dell’alta gioielleria in sinergia con la fotografia d’autore, nella mirabolante cornice di Villa Mozart.
Quando due artisti come Giampiero Bodino, designer di alta gioielleria e Guido Taroni, talentuoso fotografo discepolo del grande fotografo Giovanni Gastel incrociano i loro talenti quello che ne esce fuori non può che non essere un capolavoro che promuove e celebra la bellezza in ogni forma.
Il gioiello come elemento imprescindibile della seduzione femminile, la donna rappresentata come dea, musa, guerriera ed il paesaggio mozzafiato a fare da scenario, sono questi gli ingredienti della mostra fotografica “Beauty is my favourite colour”, caratterizzata da 15 distinte storie che hanno regalato ai numerosi visitatori tante emozioni, calamitati dal tripudio di colori, dal fascino dei luoghi e dalla tecnica che in se racchiude l’essenza della fotografia di moda.
E così alle Valli Cupe di Sersale (CZ), incantevole luogo della Calabria sospeso tra una rigogliosa vegetazione degna dei migliori boschi incantati e gole a strapiombo che ricordano i sentieri che permettono di raggiungere Petra in Giordania, si aggiungono le spiagge bianche ed incontaminate della Sardegna, fino alle ville nobiliari che affacciano sul Lago di Como, per una esposizione più unica che rara che ha permesso di celebrare la bellezza dei gioielli esclusivi firmati Giampiero Bodino.
“Il lato più affascinante di questo progetto è stata forse la possibilità di costruire un legame tanto significativo tra i miei gioielli, la personalità delle donne ritratte e luoghi italiani poco conosciuti.” commenta il designer Bodino – “È stato bello vedere come questi tre elementi siano entrati in armonia così facilmente”.
“Mi è piaciuto molto viaggiare per l’Italia in compagnia di 15 donne così straordinarie e meravigliose, creature dal carattere forte e dalla diversa personalità, per catturare la bellezza delle creazioni di Giampiero. Gli sono molto grato per avermi offerto la possibilità di interpretare il suo lavoro in modo personale e in totale libertà creativa” prosegue il fotografo Guido Taroni.
Finanche la location prescelta per la tappa italiana dell’esposizione è di per se un capolavoro che celebra egregiamente il concetto di bellezza: Villa Mozart infatti oltre ad essere la maison di Giampiero Bodino è anche uno dei luoghi più belli e forse poco conosciuti di Milano. Progettata a cavallo tra gli anni ’20 e ’30 del secolo scorso dall’architetto Aldo Andreani venne portata a termine da Pietro Portaluppi, autore tra l’altro della magnifica Villa Necchi Campiglio (bene tutelato dal FAI) poco distante.
La mostra ha già ottenuto uno strepitoso successo nel mese di ottobre a Londra, presso la Spencer House, nel mese di dicembre è stata celebrata in Italia con la tappa milanese di Villa Mozart e prossimamente si si potrà apprezzare anche oltre oceano, esattamente a New York dove si sta apprestando a sbarcare.
Articolo e foto di Settimio Martire