E’ stata inaugurata questa mattina alla presenza del fotografo Ferdinando Scianna, l’antologica che con oltre 200 immagini in bianco e nero stampate in diversi formati racconta oltre 50 anni di carriera del grande fotografo e fotoreporter di Bagheria (PA), primo italiano della prestigiosa agenzia Magnum Photos.
La mostra FERDINANDO SCIANNA VIAGGIO RACCONTO MEMORIA per l’Assessore alla Cultura di Milano, Tommaso Sacchi, è l’omaggio della città di Milano ad un grande milanese di adozione: “La fotografia di Ferdinando Scianna attraversa gli istanti di qualunque aspetto della vita umana: guerre e matrimoni, moda e sentimenti, persone e comunità. Il suo occhio fissa per sempre immagini che diventano, nel momento stesso in cui sono scattate, patrimonio della nostra memoria. Un archivio fatto di luci e ombre, che segue tutte le strade del mondo. Palazzo Reale omaggia la sua storia di artista con una mostra lunga cinquant’anni, nella quale ciascuno di noi riconoscerà un pezzo della sua vita, oppure scoprirà universi sconosciuti. In ogni caso, un viaggio-antologia nella bellezza”.
Un grande omaggio che Palazzo Reale dedica all’arte fotografica da oltre trent’anni, nel ripercorrerli il Direttore di Palazzo Reale Domenico Piraina ricorda un episodio di venticinque anni fa, quando si realizzò a Milano una splendida esposizione di Henry Cartier Bresson di cui Scianna ne è discepolo: “ricordo ancora l’apprensione che ci attanagliava nell’attesa del giudizio “dell’occhio del secolo”; ora ci apprestiamo a proporre quella, per noi altrettanto stupenda, di uno dei suoi discepoli prediletti: momenti, entrambi, di grande significato culturale che resteranno nella nostra memoria, con la fiducia che anche il giudizio di Scianna sia altrettanto benevolo”.
E non è un caso se Ferdinando Scianna ed Herny Carter Bresson si incontrano, seppur idealmente, all’ombra della Madonnina, “ho abitato Milano più di quanto avevo abitato la Sicilia – confessa il grande fotografo – io considero Milano la mia città, l’ho vissuta cinquant’anni, a parte 10 da corrispondente a Parigi” e nel suo ricordo cita un altro illustre milanese d’adozione quale Stendhal.
Per Denis Curti è il “caso” ad accomunare le fotografie, i luoghi, gli amici, le ossessioni al percorso di vita del grande fotografo, ma non è per nulla un caso se dopo il successo di Venezia presso la Casa dei Tre Oci (2020) e lo speciale “Ferdinando Scianna – Non chiamatemi maestro” di fine 2021 presso la galleria Still Fotografia di Milano, approda nel reale salotto di Milano l’antologica accessibile a tutti gli appassionati e non di questa nobile arte fotografica che, ricordiamo, nasce da una rivoluzione nella cultura contemporanea.
La mostra racconta i diversi capitoli della vita di Ferdinando Scianna, sia con le immagini che con le parole del fotografo, sua è la voce narrante dell’audioguida. Il viaggio parte dai libri, anzi dal libro dei libri, quello che ha dato il via a tutto: Feste religiose in Sicilia (1965) un raro e prezioso documento (con quel nome cambiato in Fernando) che consacra nel lavoro e nell’amicizia due mostri sacri quali Ferdinando Scianna e Leonardo Sciascia. E proprio all’amico scrittore è dedicata una delle nuove aree tematiche di questa grande mostra.
Ho pubblicato più di 70 libri ed ognuno di esso è stato un momento per risolvere un’ossessione confessa il grande fotografo “mi si potrebbe definire come un fotografo che fa libri” sorride scherzandoci su.
Tra i libri in esposizione anche il primo catalogo Dolce & Gabbana (1987) e – proprio sul rapporto con l’alta moda – il Presidente di Civita Mostre e Musei Alberto Rossetti evidenzia “si è cimentato nella moda senza farsi prendere dalle mode”.
La grande mostra antologica FERDINANDO SCIANNA VIAGGIO RACCONTO MEMORIA è curata da Paola Bergna, Denis Curti e Alberto Bianda, art director della mostra, promossa e prodotta da Comune di Milano – Cultura, Palazzo Reale e Civita Mostre e Musei, ed è aperta dal 22 marzo al 5 giugno 2022 al Piano Nobile di Palazzo Reale a Milano.
Ecco una breve galleria fotografica:
Articolo e foto di Settimio Martire
