In data odierna il biotestamento è diventato legge con 180 favorevoli, 71 contrari e sei astensioni. La legge, contenente norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento, consente a ciascun individuo di decidere in via anticipata quali trattamenti medici ricevere nel caso di gravi malattie, affinchè nessun trattamento sanitario possa essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata, pur nel rispetto dei principi fondamentali della Costituzione.
Le nuove disposizioni, contenute nel DDL 2801 approvato in via definitiva ed in attesa di pubblicazione, perseguono la finalità di promuovere e valorizzare la relazione di cura e di fiducia tra paziente e medico che si basa sul consenso informato nel quale si incontrano l’autonomia decisionale del paziente e la competenza, l’autonomia professionale e la responsabilità del medico riconoscendo ad ogni persona capace di agire il diritto di rifiutare in tutto o in parte i trattamenti sanitari proposti, compresi la nutrizione artificiale e l’idratazione artificiale.
Norme specifiche riguardano la terapia del dolore, i soggetti minori e gli incapaci, la pianificazione condivisa delle cure e le cosiddette DAT, ovvero le “disposizioni anticipate di trattamento” che dovranno essere contenute in un documento redatto secondo i parametri fissati dal legislatore ed annotate in appositi registri.
Trattasi di una “scelta di civiltà” ha commentato il premier Paolo Gentiloni, “un passo avanti per la dignità della persona”.