Torna a Cosenza: Exit. Deviazioni in arte e musica

Torna a Cosenza “Exit. Deviazioni in arte e musica”. Roberto Cacciapaglia ed Edoardo Leo protagonisti nell’incanto del Castello Normanno Svevo. Ecco il programma della rassegna

Il Castello Svevo torna ad illuminarsi con “Exit. Deviazioni in arte e musica”. La rassegna permette agli spettatori non solo di alienarsi dalla monotonia della quotidianità ma anche di osservare il mondo con una prospettiva diversa.
È un evento organizzato da Piano B, un progetto che tende a valorizzare quelli che sono i beni culturali e naturali del territorio in cui opera.
Due saranno gli appuntamenti previsti dalla kermesse.

Si inizia il 14 giugno con Roberto Cacciapaglia, l’istrionico pianista di fama mondiale autore di “Wild side”, che ha scelto la città bruzia come una delle sole due tappe al Sud Italia per “Quarto tempo”, il suo tour internazionale. La musica dell’artista, fondatore dell’Educational Music Academy, ha attraversato diverse città: da Mosca a San Pietroburgo, a Barcellona e Istanbul. Tra gli album che lo hanno consacrato a gigante del panorama musicale mondiale si ricordano “Angelus Rock” (1992), “Arcana” (2001), “Tempus Fugit” (2003) e “Incontri con l’anima” (2005).

Il secondo appuntamento sarà invece il 12 luglio. “Ti racconto una storia. Letture semiserie e tragicomiche” è il titolo dello spettacolo attraverso cui l’attore e regista romano Edoardo Leo omaggia l’aneddoto. Attraverso un gioco di parole e musica, vuole raccontare tutti i ricordi e i dettagli della sua carriera. In scena non solo passi e monologhi di scrittori celebri (Benni, Calvino, Marquez, Eco, Piccolo) ma anche testi di giovani autori contemporanei. Uno dei quali è dello stesso attore, già candidato ai Nastri d’Argento come miglior regista esordiente. Protagonista di fiction, film e serie tv, Leo allestisce una serata che rivela inediti spaccati di vita, all’insegna di comicità e poesia.

Non rimane che partecipare a Exit in modo da poter assaporare in un solo attimo le diverse forme d’arte.

Articolo di Alessandra Caruso